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Cicli per il rivestimento e la protezione di PAVIMENTAZIONI CEMENTIZIE

    Negli interventi su pavimentazioni ad uso industriale, la scelta del ciclo deve essere determinata tenendo conto delle sollecitazioni di usura, tipo di traffico (se gommato o con ruote metalliche), intensità del traffico stesso, contatto con prodotti corrosivi e quant’altro possa avere effetti di degrado sulla superficie da trattare.

    Verifica e preparazione delle superfici

    Prima di qualsiasi intervento di finitura o manutenzione, è fondamentale la verifica delle condizioni della pavimentazione esistente, seguita da una corretta preparazione del fondo, per garantire l’adesione ottimale della finitura richiesta.

    1 VERIFICARE l’eventuale presenza di umidità sulla superficie da trattare, che potrebbe causare il distacco del rivestimento e la formazione di bolle.

    Superfici nuove: Trascorsi 30 giorni dalla gettata del massello, verificare la presenza di eventuale umidità residua (massimo 16%) con un igrometro per calcestruzzo oppure, in mancanza dell’appposita strumentazione, eseguire il seguente test:

    • Applicare un foglio di plastica di 1 m2 nastrato sui bordi sulla superficie da trattare.

    •Trascorse 24 ore, rimuovere il foglio di plastica e verificare se si presenta umido o se la superficie della pavimentazione presenta un colore più scuro. In tal caso non sarà possibile eseguire il trattamento della superficie fino alla sua totale asciugatura, ripetendo la prova a distanza di alcuni giorni.

    Superfici vecchie: Su vecchie superfici la presenza di umidità non è più dipendente dai tempi di asciugatura del getto, ma deve essere comunque verificata utilizzando lo stesso metodo indicato per i pavimenti nuovi. Qualora se ne verifichi la presenza, è indispensabile l’applicazione del primer per fondi umidi IDRODUR. Dopo 48 ore rimuovere l’eventuale presenza di umidità e, se ancora presente, applicare nuovamente IDRODUR e ricontrollare nuovamente trascorse 48 ore (il primer IDRODUR deve essere applicato sino alla completa estinzione dei fenomeni di umidità)

    2 VERIFICARE che la superficie si presenti solida e non sfarinante, rimuovendo le parti non perfettamente ancorate ripristinandone lo spessore con malta epossidica bicomponente, scegliendo l’idonea granulometria in funzione dell’entità dell’intervento da effettuare.

    3 VERIFICARE l’assenza della lattime di cemento che può presentarsi sulle superfici cementizie nuove, creando uno strato friabile ed incoerente che deve essere rimosso con abrasione meccanica della superficie, o trattamento con acidi. 4 VERIFICARE l’assorbimento del supporto, che deve garantire una sufficiente porosità per essere ricoperto, versando dell’acqua. Se l’acqua viene rapidamente assorbita, il supporto è in condizioni ottimali per ricevere lo strato di rivestimento. In caso contrario non è abbastanza poroso e si dovrà procedere al trattamento chimico o meccanico come indicato al punto precedente (3).

    5 RISPETTARE i giunti di dilatazione per non creare tensioni dirette sul rivestimento.

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